Storia di guarigione dal vaginismo

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Valentina Pellizzone

F. è una ragazza di 27 anni che mi ha contattato per un problema di vaginismo diagnosticato da una ginecologa, aveva una relazione e non era mai riuscita ad avere un rapporto penetrativo completo. Mi ha contattata perché voleva risolvere questo problema che secondo lei poteva interferire a lungo andare con la sua vita di coppia.
È stata molto determinata, si è impegnata nel fare gli esercizi a casa, ha anche seguito un percorso psicologico, il suo partner l'ha supportata e aiutata a trovare una soluzione.
Queste sono le sue parole:
"Sono F. , abbiamo avuto l'ultimo incontro e telefonate relative agli esercizi e ai progressi per il superamento del vaginismo ormai diversi mesi fa.
La contatto per informarla per prima cosa della notizia più bella di tutte, ossia che sono riuscita finalmente ad avere rapporti penetrativi❤ Più di uno. Sono molto contenta del superamento di questo grande ostacolo, a partire dal quale, mi auguro, si possa solo migliorare.
La terapia della respirazione è più assidua rispetto a quella con i dilatatori, inoltre da gennaio ho ricominciato la terapia con uno psicologo e psicoterapeuta veramente valido, che credo abbia giovato da un punto di vista più strettamente psicologico. Rispetto all'inizio del percorso con lei è cambiato però lo psicologo, che ritengo più preparato rispetto alla dottoressa precedente.
Inoltre è cambiato anche il partner. Il 14 febbraio di quest'anno sono stata lasciata. Avevamo diversi problemi e questo non ha giovato, pur avendo fatto insieme un percorso molto importante e formativo per entrambi, senza riuscire però, tranne quasi una volta soltanto, ad avere una penetrazione.
Senza nemmeno rendermene conto, nel giro di pochi mesi dalla mia separazione con il mio ex fidanzato, io e un collega abbiamo iniziato ad uscire più assiduamente, fino a renderci conto che ci fosse qualcosa in più di un'amicizia. È con lui che, dopo solo un tentativo, sono riuscita ad avere una penetrazione. Non so se sia perché al momento avverto più sicurezza, non so se il motivo sia legato a un discorso di fiducia o altro, ma in ogni caso è successo.
Volevo mandarle i cuori come messaggio, come ci eravamo dette l'ultima volta, ma ho ritenuto più opportuno aggiornarla per e-mail per raccontarle un po' meglio com'è andata.
In entrambi i casi i partner erano perfettamente consapevoli della mia condizione e del mio percorso, con entrambi quindi i rapporti sono partiti con alcune spiegazioni da parte mia.
Mi ritengo fortunata ad avere avuto tale appoggio, a prescindere da come è finita la relazione precedente, che comunque è durata due anni, fino a quella attuale, appena cominciata.
Volevo in ogni caso ringraziarla di cuore, perché figure professionali come la sua sono preziosissime e lei è una dottoressa davvero valida.
Sperando di risentirci per ulteriori progressi positivi, le invio cordiali saluti e le auguro una buona giornata."
F.
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